Otium

Murales più bello al mondo: anche Taranto in lizza

29 Gen 2023

di Marina Luzzi

Potrebbe essere proprio Taranto ad avere il dipinto su muro più bello al mondo. L’opera, intitolata “L’amore è più forte della morte”, è stata realizzata dall’artista olandese JDL, Judith de Leeuw, su un palazzo al quartiere Paolo VI, nell’ambito della terza edizione del progetto Trust, Taranto Regeneration Urban and Street, che nel dicembre 2022 ha prodotto altre undici opere su altrettanti muri della città. Dopo una selezione durata un anno, la community Street Art Cities ha individuato 100 murales in tutto il mondo che concorrono per il titolo di “Best Street Art of 2022 Awards”. Tra le opere italiane selezionate c’è anche quella di Taranto. «Tutti possiamo imparare qualcosa dalle persone che non vediamo più. Questa è la quarta parete dedicata alla memoria di mio padre, morto da poco. Una presenza fisica che rimane intatta» – ha commentato JDL dopo aver realizzato l’opera, che può essere votata ancora per qualche giorno, fino al 31 gennaio. Basta scaricare l’app Street Art Cities e cercarla (www.streetartcities.com). «Io credo che questa notizia sia un motivo d’orgoglio e una gratificazione per tutti i tarantini. D’altronde – dice Giacomo Marinaro, direttore artistico del progetto Trust – non è solo un’opera che viene vissuta dalla città e nella città ma un’opera che i tarantini hanno visto nascere da zero. Noi siamo molto contenti di essere in questa selezione, ci fa piacere e difendiamo questo risultato. Va ricordato però che in questi tre anni Taranto ha avuto modo di ospitare tanti artisti di qualità, che hanno lasciato opere altrettanto meritorie. Fare una selezione su quale sia la più bella diventa davvero qualcosa di personale. Per quanto mi riguarda è difficile». Il progetto Trust, nasce dal connubio tra le associazioni Rublanum e Mangrovie e «i risultati interessanti che stiamo ottenendo sono proprio frutto del clima di fiducia che c’è tra noi – prosegue Marinaro – e con l’amministrazione comunale, che ci ha dato carta bianca sulle scelte artistiche, e non è scontato. Come si sceglie un artista? Ci sono criteri personali ma anche studi fatti. Io per esempio giro per molti festival, sono in contatto con tanti artisti per tutto l’anno e sono loro che spesso si consigliano a vicenda o che si propongono. Poi è chiaro che io scelgo anche in base al muro, alla sua grandezza, al luogo, al contesto. Anche la scelta dei muri non è facile e viene fatta insieme all’amministrazione comunale. È facile intuire che se si tratta di un palazzo privato, l’iter è diverso che se è di proprietà pubblica. Con il privato è tutto più lungo. È il condominio a dover approvare. Penso al Nettuno che campeggia sul lungomare.  Quando dipingi un palazzo di 45 metri di altezza da terra è difficile mettere d’accordo tutti ma alla fine la fortuna è che il fenomeno della street art e la nostra idea piace, quindi anche con processi lunghi non abbiamo mai avuto grossi problemi». Un lavoro, quello dell’artista olandese, che è arrivato fin su Rai 3. Infatti sabato sera, durante il programma di Massimo Gremellini “La Parola”, Jacopo Veneziani, divulgatore e storico d’arte, nella sua rubrica artistica, ha raccontato e analizzato il murales, paragonando l’opera alla scultura “Il ratto di Proserpina” del Bernini.

 

close

Iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti dal nostro sito!
Inserisci l'indirizzo mail e premi "iscriviti"!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Leggi anche
Otium

Coldiretti: “I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale in agricoltura”

“I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con oltre sei aziende agricole italiane su dieci (64%) che hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose per salvare l’ambiente, aumentare la produttività e contenere i costi”. È quanto emerge da […]

Toccante libro inchiesta di Nello Scavo su alcune delle tragedie globali di oggi

Di notte l’orizzonte non esiste è il titolo di un interessante libello del giornalista e inviato speciale do “Avvenire”, Nello Scavo, che racchiude alcune delle esperienza professionali “estreme”, trasformatesi, negli ultimi anni, in reportage toccanti e coinvolgenti. Scavo, “nomen omen” si potrebbe dire a suo riguardo, vista la capacità di entrare nelle realtà più drammatiche, […]

Per il cartellone “Periferie”, sabato 4 febbraio al TaTÀ “Darwin inconsolabile (un pezzo per anime in pena)”

E, mentre tutto cade a pezzi, vedere (di nascosto) l’effetto che fa. Per il cartellone “Periferie”, rassegna di teatro, sabato 4 febbraio, alle ore 21 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Darwin inconsolabile (un pezzo per anime in pena)”, scritto e diretto da Lucia Calamaro, con Riccardo Goretti, Gioia Salvatori, […]
Hic et Nunc

Coldiretti: “I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale in agricoltura”

“I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con oltre sei aziende agricole italiane su dieci (64%) che hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose per salvare l’ambiente, aumentare la produttività e contenere i costi”. È quanto emerge da […]

Incidenti sul lavoro, Inail: nel 2022 quasi 698mila denunce di infortunio, 1.090 con esito mortale

“Nel 2022 si registra, rispetto al 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso (dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni ‘tradizionali’, sia in occasione di lavoro che in itinere), un calo di quelle mortali (per il notevole minor peso […]

Toccante libro inchiesta di Nello Scavo su alcune delle tragedie globali di oggi

Di notte l’orizzonte non esiste è il titolo di un interessante libello del giornalista e inviato speciale do “Avvenire”, Nello Scavo, che racchiude alcune delle esperienza professionali “estreme”, trasformatesi, negli ultimi anni, in reportage toccanti e coinvolgenti. Scavo, “nomen omen” si potrebbe dire a suo riguardo, vista la capacità di entrare nelle realtà più drammatiche, […]