Musica

Il concerto natalizio per la pace della Chiesa madre di Lizzano

foto: Chiesa madre di Lizzano
22 Dic 2022

di Piergiovanni Amodio

La Chiesa madre San Nicola a Lizzano, condividendo il desiderio e la ricerca di pace in Europa e nel mondo, nell’imminenza del santo Natale ha desiderato proporre alla comunità civile ed ecclesiale del paese un importante concerto per la pace, che si è tenuto domenica scorsa 18 dicembre nell’aula liturgica della medesima chiesa matrice.

Il suddetto concerto – eseguito a voci dispari dalla corale polifonica parrocchiale, diretta dalla maestra Annamaria Lecce – ha fruito anche della presenza qualificata di diversi professionisti, che si sono cimentati al pianoforte, al violino, alla viola, al flauto e alla zampogna, offrendo così ai presenti un ricco ed assortito repertorio di canzoni natalizie della tradizione italiana, inglese ed americana.

Veramente in tanti hanno preso parte al singolare evento parrocchiale, gremendo l’antico tempio fino a sotto il grande porticato parrocchiale: autorità religiose, civili e militari, persone singole e gruppi familiari, rappresentanti delle istituzioni, movimenti e associazioni, con la presenza di tanti giovani e adulti.

Salutando i presenti, il parroco don Giuseppe Costantino Zito ha opportunamente evidenziato come il conseguimento della pace costituisca «l’aspirazione di ogni individuo e di ogni popolo, ancor più nel tempo che stiamo attraversando. La pace e la stabilità internazionale diventano possibili solo a partire da un’etica globale di fraternità, di solidarietà e di cooperazione, posta al servizio di un futuro, modellato sull’interdipendenza e sulla corresponsabilità dialogica dell’intera famiglia umana».

E richiamando gli accorati appelli alla pace di papa Francesco, ha poi espresso un commosso auspicio: «le nostre note musicali vorrebbero stasera raggiungere ogni angolo della terra, particolarmente la nazione Ucraina, e rimuovere anche soltanto per un po’ la sofferenza dell’umanità, colpita dalla violenza delle guerre, sull’esempio degli angeli che, nella notte di Betlemme, seppero essere cantori stupendi e testimoni luminosi di pace!».

Ha infine concluso, affermando così: «nella nostra esperienza di credenti noi facciamo costante memoria di Cristo, che ha donato la sua vita per la nostra riconciliazione. La Chiesa quindi partecipa pienamente alla ricerca di un ordine giusto, continuando a servire il bene comune e a nutrire la speranza della pace, attraverso la trasmissione dei valori cristiani, l’insegnamento morale e le opere sociali, di educazione e di carità».

È stato un momento comunitario di grande coesione sociale, come pure di alto profilo artistico e spirituale, apprezzato da tutti.

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