Città

Approvato il progetto definitivo di piazza Fontana, l’opera di Carrino è circoscritta al suo interno

22 Dic 2022

di Silvano Trevisani

La giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per la riqualificazione di piazza Fontana proposto dalla direzione Lavori pubblici. Dopo un iter partecipato, e in previsione della conferenza di servizi propedeutica all’avvio dei lavori previsto nel 2023, è stato quindi definito il progetto che riqualificherà la piazza realizzata, circa trent’anni fa, dallo scultore tarantino Nicola Carrino,

L’intervento, si legge nelle nota, costerà circa 1 milione di euro e intende “dare lustro all’opera artistica di Carrino”.

Il progetto appare sostanzialmente modificato rispetto alla precedente proposta realizzativa, che aveva suscitato più di qualche perplessità. In particolare sembrano scomparse le quinte “verdi” che erano state in un primo momento previste sullo sfondo, in parallelo con la Torre dell’orologio, e anche la pavimentazione appare modificata, mentre l’area della fontana appare circoscritta all’interno del piazzale che appare leggermente ampliato. In sostanza, si è voluto inserire la fontana in un contesto più armonico, con una logica che, secondo l’assessore Mattia Giorno, lascia all’opera di Carrino raccontare l’anima della città partendo dalla piazza nel suo complesso. La scelta compiuta, spiega la nota del Comune, è evitare di schierare il passato contro il presente, accettando “una identità doppia tra passato e proiezione verso il futuro”.

Fa piacere ascoltare questa filosofia di coniugazione convinta tra passato e presente, soprattutto in una città che a volte sembra rinnegare il passato, i suoi antichi protagonisti e proiettarsi esclusivamente nell’oggi, non valorizzando che il passato molto prossimo. Con una tesi che passa troppo facilmente dalla politica (che ha molto da farci dimenticare!) alla cultura. In questo senso, l’opera di Carrino, sempre messa in discussione nella pratica, con la trascuratezza, la mancata manutenzione, le ipotesi di rimozione neppure tanto lontane, è di certo un luogo artistico ormai “lontano”, proveniente da un’era culturale ormai remota, rivendica la sua datazione e la sua proiezione nel futuro di Taranto che, se progetta se stessa in una nuova logica, non può dimenticare il suo ruolo fondamentale di città industriale. La recente classifica del “Sole 24Ore” lo dice chiaramente: la città scende in classifica perché i tarantini emigrano e lo fanno perché mancano le imprese produttive (non certo quelle turistiche che, appartengono al terziario, hanno solida affidabilità, soprattutto occupazionale) e il lavoro a esse connesso. Ebbene: ricordiamo che Carrino, al quale eravamo legati da profonda amicizia e condivisione, considerava la sua opera come testimonianza essenziale della dimensione industriale della città. E tale va considerata, salvaguardata e valorizzate, se davvero si vuol rispettare il suo autentico “valore artistico”. Un rispetto che avrebbe forse meritato una valutazione non solo architettonica del progetto ma anche “critico/artistica”. Ma questo è un altro discorso.

Il sindaco Rinaldo Melucci, l’assessore ai Lavori Pubblici Mattia Giorno e il direttore dei lavori, l’ingegner Domenico Mancini, hanno, inoltre, visitato il cantiere appena aperto di Palazzo Troilo, una perla architettonica che cela suggestivi ipogei e antichi affreschi, in parte ancora intatti.

close

Iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti dal nostro sito!
Inserisci l'indirizzo mail e premi "iscriviti"!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Leggi anche
Otium

Manolova: “Adoro il mare che mi sta intorno, e in Italia ho coronato il mio sogno”

Per vederla all’opera basta andare al PalaMazzola e tifare per la squadra che rappresenta nel basket rosa il capoluogo ionico. Si riconosce in mezzo alle sue nuove compagne di viaggio, brave e giovani: Kristina Manolova è la numero 10. Per chi non la conosce e vuole vederla giocare, è una garanzia, quella maglia, simbolo del […]

Farfalle Colorate, poesia senza confini di Maria Miraglia in prima assoluta a Taranto

La  poetessa, saggista e traduttrice Maria Miraglia, da luglio 2022 socia dell’Accademia europea delle Arti e delle Scienze, presenta la sua prima silloge poetica scritta completamente in italiano: “Farfalle colorate” . L’evento,  a cura dell’associazione culturale “Pablo Neruda”, si terrà il  31 gennaio 2023 alle ore 17.30 nella biblioteca comunale Acclavio. L’antologia poetica Farfalle colorate, […]

La Gelbison non si doma: per il Taranto la musica non cambia allo Iacovone

La settimana è stata importante, e piena di nomi che hanno animato il mercato: Luca Crecco, Giacomo Sciacca, Francesco Citarella, Gaston Romano. Rinforzi, i primi tre, utili al proseguimento della marcia in campionato. Mentre “Chapi” se n’è andato, ha firmato la risoluzione del contratto che lo legava al Taranto. La squadra sul campo, dopo il […]
Hic et Nunc

Coldiretti: “I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale in agricoltura”

“I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con oltre sei aziende agricole italiane su dieci (64%) che hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose per salvare l’ambiente, aumentare la produttività e contenere i costi”. È quanto emerge da […]

Incidenti sul lavoro, Inail: nel 2022 quasi 698mila denunce di infortunio, 1.090 con esito mortale

“Nel 2022 si registra, rispetto al 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso (dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni ‘tradizionali’, sia in occasione di lavoro che in itinere), un calo di quelle mortali (per il notevole minor peso […]

Toccante libro inchiesta di Nello Scavo su alcune delle tragedie globali di oggi

Di notte l’orizzonte non esiste è il titolo di un interessante libello del giornalista e inviato speciale do “Avvenire”, Nello Scavo, che racchiude alcune delle esperienza professionali “estreme”, trasformatesi, negli ultimi anni, in reportage toccanti e coinvolgenti. Scavo, “nomen omen” si potrebbe dire a suo riguardo, vista la capacità di entrare nelle realtà più drammatiche, […]