Emergenze sociali

A colloquio con Graziano Delrio: “Basta con la guerra. Lo dice la gente, a partire dai cristiani”

06 Dic 2022

di Silvano Trevisani

Il comitato Uniti per la pace, che raggruppa oltre settanta tra associazioni, movimenti di varia natura, organizzazioni sindacali, oltre a parrocchie, comunità e gruppi cattolici di Taranto e dei Comuni vicini, dopo le manifestazioni di giovedì e venerdì scorsi, ha organizzato una conferenza, svoltasi nella Concattedrale Gran Madre di Dio. Illustre relatore è stato Graziano Delrio, parlamentare e più volte ministro in vari governi, oltre che sottosegretario alla presidenza del Consiglio e presidente del gruppo parlamentare del Pd che, introdotto da Gianni Liviano consigliere comunale e promotore del comitato e da monsignor Ciro Marcello Alabrese, parroco della Concattedrale, ha trattato il tema: “I cristiani e la pace”. In quell’occasione lo abbiamo avvicinato per porgli alcune domande.

Parlare di pace ai credenti ha qualcosa di diverso che invocare la pace come soluzione politica?

Beh sì, ha una certa differenza, perché i cristiani hanno la consuetudine di riconoscere nel loro Dio e in Gesù Cristo la fonte della pace. Sanno che Gesù è la nostra pace: è il Principe della pace. Se per l’uomo di tutte le ere e di tutte le civiltà la pace è un anelito comprensibile, per un cristiano è un’urgenza, un impegno insopprimibile.

E perché le parole del Papa, allora, suscitano entusiasmi più di circostanza che non di sostanza?

Come sempre avviene, le parole profetiche vengono derubricate come poco realistiche, poco capaci di incidere sulla realtà, come dichiarazioni di principio più che strade su cui camminare. Molto spesso è accaduto così nella storia, purtroppo, e così le parole profetiche dei papi, in tante situazioni, a partire dalla Prima Guerra Mondiale, che fu definita “Un’inutile strage” da Benedetto XV, fino alla Seconda guerra mondiale, cui si opposero i papi in maniera determinata, purtroppo restano parole inascoltate, ma che poi si rivelano vere.

E la posizione della politica di fronte al tema della pace come la valuta? Non c’è crescente perplessità da parte della gente su come i partiti si stanno ponendo di fronte alla questione della guerra?

Credo che sia proprio così, perché si nota che in questa fase storica in cui l’urgenza della pace viene a galla in tutta la sua drammaticità, proprio in questa fase storica sembra di notare una certa timidezza della politica quindi, mentre si vede il Papa che ha in coraggio di dire le parole giuste e sagge non si vede, invece, la politica dire parole altrettanto determinate alla ricerca di un soluzione di pace.

E infatti tutte le istituzioni, sia quelle governative che quelle sovranazionali, come i singoli Stati, l’Unione Europea, la Nato, Gli Stati Uniti sembrano tutti presi dalla voglia di portare avanti questa guerra, mentre invece la gene sta cominciando a pensarla diversamente.

La gente la pensa diversamente! È assodato ormai da parte di tutti i sondaggi che la gente non vuole abituarsi all’idea di una guerra. Si può spiegare questo fatto in molti modi ma certamente c’è di fondo una saggezza del popolo che sa che la guerra è un fallimento vero dell’umanità, oltre che della politica, e credo che questa saggezza di fondo del nostro popolo andrebbe ascoltata di più dalla politica.

close

Iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti dal nostro sito!
Inserisci l'indirizzo mail e premi "iscriviti"!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Leggi anche
Ecclesia

Francesco in Congo: “State soffrendo un genocidio dimenticato”

“Tormentata dalla guerra, la Repubblica democratica del Congo continua a patire entro i suoi confini conflitti e migrazioni forzate, e a soffrire terribili forme di sfruttamento, indegne dell’uomo e del creato”. È la prima denuncia contenuta nel primo discorso del papa in Africa, nel Palais de la Nation: “Sono felice di essere qui, in questa […]

Suor Martinelli (Comboniane Sud Sudan): “Qui, dove la povertà genera rabbia e violenza, la gente aspetta Francesco con speranza”

Non pacificato, né tantomeno unificato, il Sud Sudan è il più giovane dei Paesi africani: nato nel 2011 dopo la divisione dal Sudan, è entrato in una guerra intestina nel 2013. E non ne è ancora uscito del tutto. Lo si legge nel sito di “Popoli e Missione” in relazione alla visita di papa Francesco […]
Hic et Nunc

Coldiretti: “I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale in agricoltura”

“I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con oltre sei aziende agricole italiane su dieci (64%) che hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose per salvare l’ambiente, aumentare la produttività e contenere i costi”. È quanto emerge da […]

Incidenti sul lavoro, Inail: nel 2022 quasi 698mila denunce di infortunio, 1.090 con esito mortale

“Nel 2022 si registra, rispetto al 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso (dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni ‘tradizionali’, sia in occasione di lavoro che in itinere), un calo di quelle mortali (per il notevole minor peso […]

Toccante libro inchiesta di Nello Scavo su alcune delle tragedie globali di oggi

Di notte l’orizzonte non esiste è il titolo di un interessante libello del giornalista e inviato speciale do “Avvenire”, Nello Scavo, che racchiude alcune delle esperienza professionali “estreme”, trasformatesi, negli ultimi anni, in reportage toccanti e coinvolgenti. Scavo, “nomen omen” si potrebbe dire a suo riguardo, vista la capacità di entrare nelle realtà più drammatiche, […]