Editoriale

95 milioni del pnrr per la transizione digitale della scuola

20080209 - ORZINUOVI - BRESCIA - EDU - SCUOLA: NEL BRESCIANO CLASSE LICEO CON TUTTI 10 IN CONDOTTA. La classe I D dell'Istituto di istruzione superiore " Grazio Cossali " con la professoressa Giovanna Notte, questa mattina ad Orzinuovi (Brescia). Nella classe tutti gli studenti hanno dieci in condotta. Oggi, dopo la notizia apparsa sul 'Giornale di Brescia', nell'aula della I D sono entrate anche le telecamere ma gli alunni hanno continuato a svolgere la verifica di latino, senza emozionarsi e limitandosi a rispondere brevemente a qualche domanda, per tornare poi a capo chino sul foglio. ANSA/FILIPPO VENEZIA/DRN
06 Mag 2022

Il ministero dell’Istruzione è impegnato per la “transizione digitale”. Una nota di viale Trastevere, infatti, informa l’avvio di “nuovi avvisi per la transizione digitale di oltre 8mila istituti scolastici italiani previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”. In sostanza gli istituti possono candidarsi su una apposita piattaforma e richiedere contributi per migrare i propri servizi sul cloud e aggiornare o dotarsi di nuovi siti web.

A disposizione, grazie al “famigerato” Pnrr ci sono complessivamente 95 milioni di euro: 50 milioni per la migrazione sul cloud, altri 45 milioni per i siti web.

L’obiettivo – dichiara il ministero – “è di sostenere, da una parte, la migrazione di un numero minimo di servizi verso infrastrutture e soluzioni cloud qualificate per garantire servizi affidabili e sicuri, in coerenza con quanto definito all’interno della Strategia Cloud Italia, e dall’altra realizzare o aggiornare il proprio sito web grazie all’uso di un modello standard che migliorerà le esperienze digitali di genitori, studenti e dell’intera comunità scolastica”.

Benissimo. Come afferma il ministro Bianchi “Con i fondi del Pnrr sosteniamo la costruzione di una scuola più innovativa sia nelle competenze che nelle infrastrutture” Evidentemente siamo di fronte a “una grande opportunità. Studenti, dirigenti, docenti, personale scolastico, famiglie: tutti partecipano al cambiamento della scuola”. E Vittorio Colao, ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale spiega: “Queste risorse permetteranno agli istituti di offrire servizi sempre più sicuri ed efficienti grazie al cloud e di fornire informazioni più veloci e chiare attraverso siti web accessibili ed efficaci. Un importante passo avanti per portare la transizione digitale anche nel mondo della scuola, con benefici per personale scolastico, studenti e genitori”.

C’è da augurarsi che insieme ai fondi per cloud e siti web ci sia un impegno concreto a rendere accessibili a tutti le infrastrutture informatiche necessarie. Perché non tutte le scuole italiane (ed è un eufemismo, basti riflettere sul gap radicato esistente in diverse regioni del Paese) hanno reti e collegamenti efficaci, che permettano la “transizione digitale”. L’esperienza recentissima della Dad dovrebbe aver insegnato qualcosa.

E a questo proposito fa riflettere leggere l’appassionata lettera di una docente su un quotidiano nella quale lamenta il “taglio” di spesa per i libri di testo cartacei a favore del digitale. “Nelle segrete stanze del miur qualche burocrate che non ha mai messo piede in un’aula scolastica, sulla base di argomentazioni non esplicitate, presume a) che tutti gli studenti e le studentesse delle scuole pubbliche italiane abbiano a disposizione almeno un tablet e una connessione a internet (sia a scuola che a casa); b) che ai fini dell’efficacia didattica l’utilizzo di un testo digitale e di un testo cartaceo siano perfettamente equivalenti”.

Qui si introducono riflessioni che andrebbero fatte in maniera più ampia di quello che lo spazio permette. Certamente l’obiezione è forte. La scommessa sul digitale è decisiva, ma deve andare ben oltre le infatuazioni del momento e tenere ben presenti sia le situazioni concrete (e abbiamo detto delle strutture), sia i risultati delle ricerche pedagogiche sul tema della scuola (e della lettura/utilizzo dei libri, nel caso citato) 4.0.

Scuola digitale non vuol dire trasformare tutto in un impalpabile cloud. E i “nativi digitali” non è detto che non abbiano più bisogno della carta.

Su questo la scuola italiana ha ancora diversi passi da fare.

close

Iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti dal nostro sito!
Inserisci l'indirizzo mail e premi "iscriviti"!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Leggi anche
Editoriale

Coldiretti: “I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale in agricoltura”

“I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con oltre sei aziende agricole italiane su dieci (64%) che hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose per salvare l’ambiente, aumentare la produttività e contenere i costi”. È quanto emerge da […]

Incidenti sul lavoro, Inail: nel 2022 quasi 698mila denunce di infortunio, 1.090 con esito mortale

“Nel 2022 si registra, rispetto al 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso (dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni ‘tradizionali’, sia in occasione di lavoro che in itinere), un calo di quelle mortali (per il notevole minor peso […]

Storia e cultura: i turisti 'promuovono' la Marina Militare

A Taranto, nel 2022 circa 130.000 visitatori registrati nei siti aperti al pubblico
Hic et Nunc

Coldiretti: “I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale in agricoltura”

“I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con oltre sei aziende agricole italiane su dieci (64%) che hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose per salvare l’ambiente, aumentare la produttività e contenere i costi”. È quanto emerge da […]

Incidenti sul lavoro, Inail: nel 2022 quasi 698mila denunce di infortunio, 1.090 con esito mortale

“Nel 2022 si registra, rispetto al 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso (dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni ‘tradizionali’, sia in occasione di lavoro che in itinere), un calo di quelle mortali (per il notevole minor peso […]

Toccante libro inchiesta di Nello Scavo su alcune delle tragedie globali di oggi

Di notte l’orizzonte non esiste è il titolo di un interessante libello del giornalista e inviato speciale do “Avvenire”, Nello Scavo, che racchiude alcune delle esperienza professionali “estreme”, trasformatesi, negli ultimi anni, in reportage toccanti e coinvolgenti. Scavo, “nomen omen” si potrebbe dire a suo riguardo, vista la capacità di entrare nelle realtà più drammatiche, […]